"All'estremità opposta della galleria il nostro anfitrione girò a destra, e noi tre lo seguimmo in una stanza che sembrava un incrocio tra una biblioteca e lo studiolo di un gentiluomo del Seicento. A giudicare dai libri allineati dietro la reticella metallica dell'armadio di legno rosso, grande quanto un guardaroba, il secolo del gentiluomo poteva essere addirittura il Cinquecento. C'era una sessantina di volumi bianchi, panciuti, rilegati in cuoio, da Esopo a Zenone, giusto il numero necessario e sufficiente per un gentiluomo; tutti i libri in più l'avrebbero trasformato in un penseur, con conseguenze disastrose per il suo equilibrio o per il suo patrimonio. A parte questo, la stanza era piuttosto spoglia. L'illuminazione non era molto migliore di quella della galleria, ma riuscii a distinguere uno scrittoio e un grande mappamondo sbiadito." (p. 47)
"La sera qui, non c'è molto da fare. Si può scegliere, certo, tra il teatro d'opera e i concerti in chiesa; ma sono cose che richiedono un po' di iniziativa e di preparativi: biglietti, orari e tutto il resto. Sono cose in cui non me la cavo molto bene; è quasi come prepararsi, da solo, un gran pranzo tutto per sé - e forse è anche peggio, si è più soli ancora. E poi, sono così fortunato che se una sera mi propongo di andare alla Fenice il cartellone è accupato per tutta la settimana da Čajkovskij o Wagner - l'uno vale l'altro, per quanto riguarda la mia allergia. Mai una volta Donizetti o Mozart! Non resta che leggere o gironzolare a caso, due cose che più o meno si equivalgono, perché di notte queste stradine di pietra sono come i camminamenti tra gli scaffali di qualche immensa biblioteca dimenticata, e sono altrettanto tranquille. Tutti i "libri" sono ermeticamente chiusi, e puoi capire di che cosa trattano solo guardando i nomi sul loro dorso, sotto il campanello." (pp. 84-85)
* Fondamenta degli Incurabili / Iosif Brodskij. - Milano : Adelphi, 1991. - 108 p. - (Piccola biblioteca Adelphi ; 259). - ISBN: 9788845908088
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