lunedì 11 maggio 2015

Il posto, di A. Ernaux

"Una domenica, dopo la messa, avevo dodici anni, sono salita con mio padre lungo la grande scalinata del municipio. Abbiamo cercato l'ingresso della biblioteca comunale. Non ci eravamo mai andati. Per me era una festa. Da dietro la porta non proveniva alcun rumore. Tuttavia mio padre l'ha spinta. Dentro c'era un gran silenzio, ancor più che in chiesa, il parquet scricchiolava e soprattutto c'era quell'odore strano, antico. Due uomini ci osservavano da dietro il bancone molto alto che sbarrava l'accesso agli scaffali. Ci siamo avvicinati, mio padre mi ha lasciato dire: «Vorremmo prendere in prestito dei libri». Uno dei due uomini, subito: «Che libri cercate?». A casa non avevamo pensato che ci sarebbe stato bisogno di sapere in anticipo cosa si voleva, essere capaci di citare agevolmente titoli come marche di biscotti. Hanno scelto loro al posto nostro, Colomba per me e un romanzo leggero di Maupassant per mio padre. Alla biblioteca non siamo più ritornati. È stata mia madre a restituire i libri, forse, in ritardo." (pp. 104-105)

* Il posto / Annie Ernaux ; traduzione di Lorenzo Flabbi. - Roma : L'orma, 2014. - 114 p. - (Kreuzville Aleph). - ISBN: 9788898038152

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