lunedì 9 dicembre 2013

Racconti impensati di ragazzini (l'introduzione di G. Celati)

E viene in mente quella cosa che ha scritto Celati nel 1999, nell’introduzione a un libretto intitolato Racconti impensati di ragazzini: L’anno scorso – scriveva Celati – sono andato in una scuola, e il bibliotecario mi ha portato nella biblioteca che stava riordinando. Su un lungo tavolo c’erano delle montagnole di libri, romanzi di nuovi romanzieri, e il bibliotecario me li illustrava, prendendoli su uno ad uno: “Questo tratta del problema del disagio dei giovani. Questo tratta del problema della donna. Questo tratta del problema della devianza e della tossicodipendenza”. Ho chiesto: “Ma non ce n’è nessuno che non tratti nessun problema?”. Lui sembrava che non capisse, forse anche perché era stanco di spiegarmi. Ma sono sicuro che nella sua mente aveva questo pensiero: “Come, un romanzo sul nulla? Cosa mi viene a raccontare, questo tizio qui?”

citato in: P.Nori, Profili

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