venerdì 9 novembre 2012

L'evoluzione di Calpurnia, di J. Kelly

La biblioteca era fresca e buia. Mi avvicinai al bancone, dove l'anziana bibliotecaria stava consegnando dei libri a un uomo grasso con un abito di lino bianco. Poi era il mio turno. Proprio in quel momento sopraggiunse una giovane madre con un bambino. Erano la signora Ogletree e il suo figlioletto di sei anni Georgie. Georgie e io avevamo la stessa insegnante di piano, e sua madre conosceva la mia.
Oh, no! L'ultima cosa che volevo era una testimone.
"Buongiorno Callie" disse lei. "Oggi tua madre è qui?"
"E' a casa, signora Ogletree. Ciao, Georgie".
"Ciao, Callie" disse lui. "Che ci fai qui?"
"Ehm... davo un'occhiata ai libri. Ma voi i vostri li avete già, prego, andate avanti".
Mi scansai e feci il gesto magnanimo di farli passare.
"Oh, ma grazie, Callie" disse lei. "Hai dei modi così gentili. Dovrò dirlo a tua madre, la prossima volta che la vedo".
Dopo un'eternità se ne andarono. Continuai a guardarmi intorno per vedere se stava per avvicinarsi qualcun altro. La bibliotecaria mi fissò accigliata. Io mi accostai al bancone e bisbigliai: "Scusatemi signora, avete una copia del libro del signor Darwin?"
Si sporse dal bancone e chiese: "Che?"
"Il libro del signor Darwin. Sapete, L'origine della specie".
Aggrottò le sopracciglia e fece coppa con un palmo intorno all'orecchio. "Devi parlare più forte".
Dissi con voce alta e tremante: "Il libro del signor Darwin. Quello, per favore".
Mi chiuse la bocca con uno sguardo stizzoso. "No, assolutamente no. Non terrei una cosa del genere nella mia biblioteca. Ne hanno una copia nella biblioteca di Austin, ma io dovrei ordinarlo per posta. Sono cinquanta centesimi. Ce li hai cinquanta centesimi?"
"No, signora". Mi accorsi che stavo arrossendo. Non avevo mai posseduto cinquanta centesimi in vita mia.
"Inoltre" aggiunse, "avrei bisogno di una lettera di tua madre che ti autorizza a leggere quello specifico libro. Ce l'hai, una lettera del genere?"
"No, signora" risposi mortificata. Cominciava a prudermi il collo, segno premonitore di un accesso di orticaria.
Tirò su col naso. "Lo immaginavo. Ora devo rimettere a posto dei libri"
Mi venne da piangere per la rabbia e l'umiliazione, ma non volevo mettermi a frignare di fronte a quella vecchia befana. Quando uscii dalla biblioteca sembravo coperta di schiuma purpurea, e trovai Harry a poltrire di fronte all'emporio. Mi guardò preoccupato.
Mi grattai le bollicine che mi erano spuntate sul collo e gemetti: "a che serve una biblioteca se non ti danno un libro?"
Harry si guardò intorno. "Di che stai parlando?"
"Certa gente non è adatta a lavorare in biblioteca" risposi. "Ora voglio andare a casa"
Durante il lungo viaggio di ritorno nel caldo e nel silenzio, sul carro stracarico, Harry mi osservava. "Che c'è che non va, cucciola?"
"Niente" sbottai. Oh, proprio niente, salvo che l'amarezza e la rabbia mi stringevano la gola, e non avevo nessuna voglia di parlarne.
[...]
Quando arrivammo a casa, non riuscii a tollerare la chiassosa eccitazione di quando si scaricava il carro. Scappai al fiume. Mi strappai di dosso la cuffia, il grembiule e il vestito, quindi mi buttai in acqua, scatenando il terrore nel cuore dei girini e delle tartarughe lì intorno. Bene. Quella bibliotecaria mi aveva rovinato la giornata, e io ero ben decisa a rovinarla a qualcun altro, o a qualche altra cosa. Tuffai la testa sott'acqua ed emisi un urlo lungo, forte, con il suono che mi gorgogliava nelle orecchie. Uscii per respirare e ripetei l'operazione. E un'altra volta ancora, solo per scrupolo. L'acqua rinfrescante a poco a poco mi placò. In fondo che importanza aveva un libro? Davvero, non significava niente. Un giorno avrei posseduto tutti i libri del mondo, scaffali e scaffali pieni. Avrei vissuto in una torre di libri. Avrei letto tutto il giorno mangiando pesche. E se qualche giovane cavaliere con l'armatura avesse osato passare sul suo bianco destriero e mi avesse implorato di calargli la treccia, lo avrei bersagliato di noccioli di pesca finché non se ne fosse andato a casa.

*L'evoluzione di Calpurnia : romanzo / Jacqueline Kelly ; traduzione di Luisa Agnese Dalla Fontana. - Milano : Salani, 2011. - 287 p. - ISBN: 9788862564175

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